La parola “controllo”, riferita a una visita ortodontica e non dentistica, può indurre a sottovalutarne l’importanza prendendola sottogamba. Gli appuntamenti di controllo sullo stato di salute di ciascuno di noi sono quanto di più utile ci possa essere se sono effettuati scrupolosamente. La prevenzione in medicina è basata sulla diagnosi precoce, cioè nell’individuare il problema al più presto.
Il problema piccolo sarà facilmente risolvibile. È quanto mai vero che prevenire è meglio che pagare! Non c’è incubo peggiore in uno studio ortodontico o in uno studio dentistico di quello di un bambino che piange e urla per il mal di denti, se non quello di genitori che tentano di tenerlo fermo mentre un dentista, odontoiatra o ortodontista, sta tentando di curarlo. Bisogna arrivare prima di questo momento.
L’appuntamento di controllo ortodontico permette di seguire il processo di crescita della dentatura monitorandone l’andamento. La visita di controllo ortodontico è sempre inserita in un programma articolato di controlli successivi nel tempo che sono stabiliti in base alla crescita e alle condizioni cliniche di ogni singolo bambino seguito. La sequenza degli appuntamenti di controllo sarà diversa a seconda dell’età. Anche gli adulti dovrebbero essere inseriti in un programma di controlli periodici per prevenire le malattie del cavo orale e dei tessuti periorali.
Un programma di controllo ortodontico consiste nel monitoraggio costante del processo di crescita. Lo scopo è di seguire lo sviluppo del bambino in modo da intervenire solo quando necessario.
La buona ortodonzia non consiste solo nel sapere cosa fare e come. A questi indispensabili requisiti bisogna aggiungere la capacità di saper intervenire nel momento più opportuno, facendo sì che l’intervento sia il più breve possibile e i cui risultati siano mantenibili nel tempo.
Saltare un controllo non compromette la possibilità di cura, potrebbe però comportare una sequenza di lavoro più lunga e complicata (oltre che costosa). Se dovesse accadere, ad esempio, che il dentista in questione prescriva un controllo a sei mesi e questo dovesse saltare per poi essere compiuto solo dopo un anno e mezzo o due, potrebbero essersi nel frattempo modificate le condizioni delle strutture ossee e dentali. A questo punto l’intervento ortodontico potrebbe richiedere più tempo o essere più invasivo.
La calcificazione dei tessuti (dentali e ossei) prosegue durante tutta la crescita; man mano le strutture diventeranno più stabili. L’ortodonzia è possibile anche in età adulta, tuttavia alcuni trattamenti ortodontici sono veramente efficaci solo durante l’età della crescita perché in questa fase è possibile intervenire con maggiore efficacia sul riequilibrio dei processi neuro-muscolari che influenzano la crescita. Più tardi s’interviene con trattamenti correttivi più questi possono richiedere tempo, fatica e soldi. Con i limiti dati dal fatto che la crescita è ormai terminata.
Per questi motivi è importante impostare un programma di richiami periodici che preveda di controllare il paziente regolarmente affinché questi si presenti agli appuntamenti nei tempi prestabiliti. Dovrebbe essere una premura di tutti i genitori quella di inserire i propri figli in un programma di controlli ortodontici periodici da uno specialista dei denti.