Perché russiamo?

“Ridi e il mondo riderà con te.

Russa e dormirai da solo”

(Anthony Burgess)

 

Solo uno dei maggiori scrittori del XX secolo, Anthony Burgess, autore dell’”Arancia Meccanica”, avrebbe potuto commentare in modo così efficace il triste destino di milioni di persone. Russareè un grave problema sociale ed allo stesso tempo è tra quelli più sottovalutati. È importante preoccuparci della socialità di tutte le persone la cui vita notturna è destinata, prima o poi, a diventare solitaria pur di salvare i rapporti di coppia o quelli di buon vicinato. D’altronde, quando la qualità della vita di chi viene svegliato da quel fastidioso rumore ritmico provocato da un forte russatore è destinata a subire un grave peggioramento, non è pensabile che non ci siano conseguenze. Quando, ogni tanto, questo rumore si interrompe illudendo chi ascolta, esso è subito destinato a riprendere con maggior vigore. Le proteste che seguono a questa aggressione sonora sono perciò prevedibili; è normale che a questa situazione più di qualcuno reagisca con malcelata sopportazione, con disappunto e fastidio. L’insonnia, provocata o meno, non fa sconti, rendendo intrattabile sia chi ne soffre che chi vi è costretto da un rumore intollerabile.

Lo scenario che vi stiamo descrivendo non fa riferimento solo a episodi circoscritti né a racconti di folclore familiare; non parliamo di eventi saltuari. Si tratta di qualcosa di serio ed estremamente diffuso. Il russamento è un problema medico definito dai sanitari come RONCOPATIA; esso coinvolge più della metà degli adulti, maggiormente uomini, soprattutto quando sono sovrappeso. Ma non sono solo gli individui con queste caratteristiche ad esserne afflitti. Tra i russatori più formidabili non ci sono solo i grandi obesi, ci sono anche individui dalle caratteristiche più normali, individui che presentano un aspetto morfologicamente insospettabile. In ogni caso si tratta di milioni di persone.

Non c’è nulla di divertente nel russare, di solito nella vita del russatore c’è sofferenza, più o meno consapevole. Il problema è che chi russa sta facendo uno sforzo per respirare. Respirare è indispensabile per sopravvivere, è ovvio, consideriamo tutti questa attività come naturale. Meno ovvio è che ci sia qualcuno che per respirare debba fare fatica; soprattutto quando dorme. Il sonno è quella importante parte della nostra vita durante la quale il nostro cervello si ricarica. Circa un terzo della vita lo trascorriamo dormendo; non riuscire a farlo in maniera efficace configura qualcosa dalle conseguenze drammatiche. La scarsa qualità del sonno si rifletterà in una più scarsa qualità della vita da svegli. Interrogate un insonne per capire cosa vuol dire non riposare bene.

La fatica per respirare quando dormiamo è qualcosa di cui solitamente non siamo ben consapevoli. Arriviamo a questa situazione gradualmente, senza rendercene bene conto; man mano la qualità del respiro e conseguentemente del sonno, peggiorano. In questi casi si può parlare di un vero e proprio DISTURBO RESPIRATORIO DEL SONNO di cui il russamento è il primo segnale. L’aspetto subdolo di questi quadri è che quasi tutti coloro che russano non sanno di russare; per questo non si accorgono tempestivamente del fatto che è peggiorata la qualità del loro respiro notturno e di conseguenza anche la qualità del loro riposo. Alcuni se ne accorgono in un momento successivo, altri, negando ogni evidenza, non “vogliono” accorgersene nonostante le lamentele di mogli o mariti che sono costretti ad usare i tappi nelle orecchie oppure a cambiare stanza per riposare. Non accettare la realtà è una situazione purtroppo frequente in ambito sanitario soprattutto quando i sintomi si insinuano lentamente nelle nostre vite. Questi individui rifiutano l’idea che il russamento possa essere la causa di un sonno non riposante e che questo sia un problema medico che potrebbe essere risolto rivolgendosi ad un professionista competente. Il russatore di solito dorme respirando a bocca aperta. La respirazione orale in sé è già una situazione patologica; la natura, nel corso dei millenni, ha geneticamente selezionato la respirazione nasale come il metodo più efficace per ossigenarci. Nel momento in cui, a causa di un qualunque problema, la respirazione nasale diventa insufficiente, si innesca la respirazione orale, sia nei bambini che negli adulti. Potrebbe dipendere solo da un raffreddore o da un quadro patologico più complesso; in ogni caso, quando siamo costretti a respirare con la bocca dormiamo peggio. Tutti noi sappiamo per esperienza personale quanto si stia male quando non riusciamo a respirare bene con il naso. Il naso è l’organo deputato a preparare l’aria che respiriamo ad arrivare ai polmoni nelle migliori condizioni; depurata, riscaldata, umidificata, filtrata al meglio. Nel corso del sonno del russatore, una ostruzione che può formarsi a vari livelli delle vie aeree superiori è la principale causa della maggiore resistenza alla respirazione, al relativo sforzo ed al rumore che ne consegue.

 

Il russamento può dipendere da alcuni di questi problemi:

 

  • dal minor tono della muscolatura con relativo rilassamento dei tessuti a cui siamo tutti destinati a causa del trascorrere degli anni,
  • dalla presenza di maggior tessuto adiposo che avvolge il collo e le vie aeree quando aumentiamo di peso,
  • dalla posizione supina nel corso del sonno che favorisce il parziale collasso delle vie aeree,
  • dall’ipertrofia di adenoidi e tonsille, soprattutto nei bambini,
  • da una lingua eccessivamente grande e da tessuti palatini ed ugola lunghi
  • da una morfologia delle ossa mascellari e mandibolari sfavorevole
  • da una malocclusione dentaria,

 

 

Sono moltissime e delle più svariate le cause del russamento, spesso queste cause si sommano tra di loro. L’effetto è sempre legato alla vibrazione dei tessuti molli a causa di una predisposizione familiare, di un quadro congenito, di una serie di fattori esterni tra i quali abitudini scorrette come il vizio del fumo, l’abitudine di assumere alcolici di sera, la tendenza ad eccedere durante il pasto serale soprattutto se affrontato tardi; coricarsi a pancia piena non è mai una buona idea.

 

Il russamento se non trattato peggiorerà, esso potrebbe evolvere da semplice disturbo respiratorio del sonno ad un quadro più complesso che può sfociare nella sindrome delle apnee notturne (in inglese OSAS, un quadro assai più complesso) che nel tempo aumenterà gli sbalzi della pressione arteriosa associati ad un incremento del rischio di attacchi cardiaci e di ictus.

 

I rimedi fai da te sono assai numerosi: c’è chi utilizza i cerottini posti a ponte sul naso; essi dilatano le narici ma non sortiscono nessun effetto a livello faringeo. C’è chi usa un anello al naso che si applica al setto che separa le narici, sembra un piercing, l’efficacia non è dimostrata. C’è chi utilizza gli spray nasali decongestionanti; servono a poco ed hanno il difetto di essere a base di farmaci ai quali ci si assuefà e il cui effetto nel tempo è lesivo della mucosa nasale. Esistono anche rimedi naturali come tisane e oli essenziali dall’efficacia molto relativa.

 

Nel caso di russamento regolare è molto più salutare e corretto rivolgersi ad un medico esperto di disturbi respiratori del sonno, piuttosto che ricorrere ai metodi fai da te. Il medico valuterà con attenzione le condizioni di salute del paziente russatore e le caratteristiche del disturbo. Il russamento (roncopatia), quando non è episodico, deve essere sempre considerato come una patologia, cioè come un problema medico che va diagnosticato con precisione prima di stabilire quale potrebbe essere la terapia più efficace.

 

-La prima cosa che andrà verificata sono gli stili di vita. In certi casi, modificandoli potrebbe risolversi il problema. Perdere peso quando questo è eccessivo è salutare oltre che spesso efficace nel ridurre il russamento. Altri accorgimenti efficaci consistono nell’astenersi dal consumo di alcolici e dal fumare. Un regolare esercizio fisico può aiutare a mantenere tonica la muscolatura il cui rilassamento è sempre alla base del russamento.

 

-In seconda battuta una corretta IGIENE DEL SONNO va sempre presa in considerazione; i ritmi sonno – veglia devono essere regolari, il sonno va aiutato rispettando i ritmi circadiani (si dorme di notte) in un ambiente adatto , cioè non rumoroso dedicato esclusivamente al riposo;  è meglio dormire su di un fianco piuttosto che supini utilizzando un cuscino più alto per ridurre il russamento.

 

Gli studi medici e le ricerche indicano che gli strumenti più efficaci nel ridurre il russamento e migliorare la qualità del respiro notturno siano i dispositivi medici mobili che servono ad avanzare la mandibola. Il loro scopo è quello di aumentare lo spazio aereo posteriore alla lingua, riducendo i restringimenti che corrispondono alle modificazioni di flusso che spesso sono fonte del russamento. Il loro nome in inglese è MAD ( dispositivi per l’avanzamento mandibolare); tra le loro funzioni, nel caso in cui il restringimento sia legato alla posizione linguale, c’è quella di modificare il tono dei tessuti che quando sono troppo rilassati vibrano rumorosamente. La competenza per la costruzione di questi dispositivi è appannaggio degli specialisti nella costruzione di dispositivi dentali come gli apparecchi ortodontici. Per questo, in caso di russamento, è sempre opportuno rivolgersi ad un ORTODONTISTA esperto in disturbi respiratori del sonno che aiuterà sia ad intraprendere il corretto percorso diagnostico che nel risolvere il problema.

Leave a reply