Piercing: nemici della tua salute orale
Molte persone, per seguire la moda, portano un piercing all’ interno della loro bocca senza preoccuparsi delle conseguenze negative che i piercing possono comportare per la salute orale.
Per piercing si intende la perforazione di una parte del corpo al fine di inserire anelli o decorazioni in metallo o altri materiali ma, per quanto ci compete, quello che ci preoccupa è l’aumentare delle persone che hanno piercing su labbra e lingua. I tessuti molli sui quali vengono applicati possono essere danneggiati, possono infettarsi e inoltre agire sui tessuti circostanti: i denti.
Quali sono i rischi legati al piercing orale?
- La nostra bocca contiene milioni di batteri che, dopo un piercing orale, possono causare infezioni;
- Il dolore e il gonfiore sono sintomi comuni di un rigetto organico del piercing orale. In casi estremi, un grave gonfiore della lingua può chiudere le vie respiratorie limitando la respirazione stessa;
- Microtraumi costanti sullo smalto che può essere danneggiato con le conseguenza che ne derivano
- Il contatto dei denti con il piercing può fratturali;
- I piercing, oltre a provocare ferite al tessuto gengivale, può causare la detrazione gengivale, provocando problemi estetici ed espone maggiormente il paziente a carie e sensibilità dentinale;
- Alterare la posizione della lingua in riposo e durante la deglutizione. Un piercing nella bocca può causare eccessiva produzione di saliva, interferire con la naturale capacità di pronunciare le parole correttamente e causare problemi di masticazione e deglutizione.
piercing o non piercing?
Con la circolare 05.02.1998 n 2.9/156 il Ministero della sanità ha descritto le linee guida per tatuaggi e piercing. Sono numerosi infatti i rischi a cui ci si sottopone durante procedure che implichino l’utilizzo di aghi e tagliemi: trasmissione per via cutanea e trasmissione per via ematica di patogeni se non si seguono scrupolosamente le misure igieniche e di prevenzione. La circolare del Ministero della sanità italiano sconsiglia l’applicazione di piercing su parti anatomiche che potrebbero risultare compromesse: palpebre, genitali, lingua, seno e labbra.
Anche la rivista British Medical Journal stima che un adulto su quattro che si è fatto applicare un piercing ha avuto spiacevoli conseguenze.
Dunque, piercing o non piercing? Se si desidera e ci si affida a mani esperte e autorizzate perchè no!? Ricordandosi sempre di consultare anche il proprio dentista che può sconsigliarlo in casi di patologie parodontali, biotipo gengivale sottile o scorretta postura della lingua fisiologica e vigilare i tessuti circostanti!
Ricordatevi anche che, prima di sottoporsi all’applicazione, è opportuno escludere qualsiasi allergia ai materiali usati.