Be social, be happy

Il mondo della comunicazione è radicalmente cambiato con l’arrivo di internet. Internet è uno strumento eccezionale, ci consente di rispondere ai quesiti più diversi in tempo reale. Non c’è orario per internet, il mondo risponde 24 ore su 24. E’ un’estensione della realtà. E’ uno spazio accessibile a tutti che tutti dobbiamo sforzarci di conoscere.


Stare al passo tecnologia per stare vicino ai figli

La tecnologia della mia generazione consisteva nella radio a transistor, nel telefono a gettoni e nella televisione. Solo dopo le 17.00. Da ragazzo quando uscivo da casa dopo aver fatto i compiti (anche senza averli fatti), quel tempo era mio e dei miei amici. Eravamo tutti irrintracciabili. Non c’erano cellulari, non si poteva essere localizzati. Se non incontravi gli amici al solito posto alla stessa ora non c’era modo di trovarsi. Si suonavano i campanelli per sapere se “c’è’ Paolo “ e non si mandava sms con la scritta “ ti aspetto sotto”.
Adesso è molto diverso. I ragazzi sono sempre connessi, il loro gruppo è sempre presente e si gestiscono più gruppi contemporaneamente. I giovani chattano e mandano Whatsapp contemporaneamente. Interagiscono a più livelli. Avvisano che escono mentre inviano il messaggio all’amico che si faccia trovare sotto casa all’ora esatta, si condivide l’appuntamento con il gruppo e ci si scatta un Selfie mentre si sale sull’autobus, pubblicandolo immediatamente sul profilo di Facebook. Condividere è una nuova forma di socializzazione. I ragazzi hanno trasportato l’adolescenza sul web e alcuni nuovi pericoli si sono creati. Uno dei rischi della gioventù e dell’adolescenza è la manipolazione. L’adolescenza è un processo di separazione dalla famiglia e di individuazione di sé. E’ un processo in cui il giovane rifiuta parte o tutto ciò che rappresenta “la storia familiare” per cercare la propria identità. I giovani si orientano verso il gruppo dei pari e l’amicizia prevale sugli altri affetti. In questa fase di rottura con i modelli del passato e di ricerca di sé l’identità dell’adolescente è incompiuta. Gli adolescenti in questa fase sono esposti a pericoli perché sono maggiormente manipolabili.

Proteggerli in questa fase è ancora un dovere dei genitori. Per questo i genitori devono imparare a navigare, a chattare, a video chiamare, a mandare e-mails, sms, Whatsapp e collegarsi alla rete. E’ solo conoscendo gli strumenti che usano i giovani che è possibile proteggerli. Non si tratta di spionaggio ma di supervisione consapevole. Gli adolescenti sono soggetti alle mode, sono manipolabili dalle mode, travisano le mode e ne inventano di nuove senza rendersene conto. Sono manipolati dalle mode e non solo. Possono essere manipolati dai malintenzionati. Esistono i cyber bulli e gli adescatori di minori, condividere ogni informazione con loro non è una buona abitudine.

L’abitudine di condividere ogni spostamento personale o della famiglia può esporre al rischio di furti ad esempio. La condivisione di immagini deve avvenire con particolare attenzione da parte dei minori. I ragazzi devono essere consapevoli che non possono pubblicare immagini di altri senza autorizzazione e che ciò che si pubblica in rete non si cancella mai. Resta per sempre. I ragazzi dovrebbero sapere che messaggi strani, equivoci, osceni o aggressivi vanno condivisi ed affrontati con i genitori che possono così proteggere i propri figli da questi nuovi pericoli.
Le immagini pubblicate sono immagini disperse nel web; quindi attenzione a ciò che si rende pubblico.
E’ importante imparare insieme ai propri figli a gestire il giusto di livello di condivisione sui social networks, affinché la vita reale resti sempre più ricca, interessante e attraente della vita virtuale.
La vita sui social networks dovrebbe essere un’estensione della nostra parte migliore, il mondo virtuale dovrebbe esprimere la parte migliore di ognuno di noi, mentre la parte meno nobile di noi, quella che emerge quando non sappiamo gestire alcune situazioni, cioè quando siamo spaventati o arrabbiati, dovrebbe essere riservata alla vita reale ed ai pochi intimi che sanno capirci, che accettano e ci amano anche quando i nostri comportamenti non sono esemplari. Solo così ogni individuo rileggendosi sul web avrebbe di sé stesso un ritorno positivo, l’immagine sociale ne gioverebbe e circolerebbe più rispetto e considerazione dei sentimenti altrui.

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