Alleanza terapeutica: la comunicazione tra Ortodontista e Paziente

Crediamo nel ruolo della comunicazione per creare un ambiente in cui far trovare a proprio agio tutte le persone che ci raggiungono nel nostro Studio Hodos. Il cuore del metodo Hodos è infatti legato all’ascolto dei bisogni del paziente, prima, durante e dopo l’intervento ortodontico.

Cosa si intende con alleanza terapeutica?

Semplicemente un rapporto sincero, trasparente, chiaro in cui vi è una comunicazione empatica. Il concetto di comunicazione comporta, riprendendo la sua classica definizione, la presenza di un’interazione tra soggetti diversi, come appunto possono essere ortodontista e paziente.

Alla base di una buona comunicazione tra questi individui ci deve essere la capacità di ascolto e l’empatia dell’ortodontista verso le problematiche e le necessità del paziente. Infatti, l’ortodontista deve essere in grado di spiegare chiaramente i vari passaggi del processo terapeutico. Inoltre deve essere in grado di mostrare le sue competenze e di analizzare concretamente la situazione. Instaurare una buona comunicazione, utilizzando il linguaggio e il tono di voce corretto rispetto all’interlocutore, migliora lo stato d’animo sia del paziente (spesso impaurito e ansioso) che dell’ortodontista.

Come capire se la relazione tra ortodontista e paziente è solida?

Sicuramente ci si può porre alcune domande e ricercare le risposte. Ad esempio: c’è un dialogo prima e dopo il tempo della visita? Questo dialogo si svolge in modo sereno, o è costruito e dato dalla situazione? Durante la visita, si ascoltano i timori, le paure e le emozioni del paziente?

Se la relazione che si crea è buona, i risultati che si potranno ottenere saranno rilevati dal punto di vista ortodontico. Una buona relazione è il primo passo in quanto, il rapporto tra ortodontista e paziente è basato su un dialogo continuativo nel tempo (è necessaria almeno una visita annuale di igiene, se non di più).

Il lavoro di ortodontista non è esclusivamente legato alla sua professionalità. Il successo del suo lavoro dipende dal modo in cui crea un’alleanza terapeutica con i suoi pazienti, comunicando in modo chiaro e trasparente.

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